Vivere la vita? È possibile La nuova malattia
Chiamatela come volete, ma rendetevi conto che il nostro mondo ormai è "infetto" da un nuovo virus.
Ha cambiato il nostro modo di vivere, il nostro modo di essere, il nostro mondo:
L'avvento dei social.
E' paradossale come questi "Social Network" ci abbiano resi sempre meno sociali, ci abbiano resi sempre più insicuri e sempre più in cerca di attenzioni.
"Seguimi su Facebook", "Seguimi su Instagram". Seguimi qui, seguimi lì.
Ossessivamente cerchiamo di aumentare il numero di persone che "followano" i nostri profili, solo per sentirci meno soli.
Sta diventando pericoloso.
Gli adolescenti soprattutto, sempre più incerti di loro stessi, con l'autostima ai minimi storici, si nascondono dietro una maschera narcisista, vantandosi forse di essere riusciti a raggiungere la soglia dei 2000 followers o anche più, ma non conoscendone nemmeno metà.
Vogliamo tutti diventare delle "Star", dei "Vip", dei "grandi" sui social, solo per compensare il nostro senso di solitudine.
La solitudine può aumentare.
La solitudine aumenta quando ci si accorge che chi ci segue forse nemmeno ci saluta quando ci incontra per strada, o quando un nostro post su Facebook, Instgram ecc. viene snobbato da tutti.
Idealizziamo questi social perché siamo convinti che siano la nostra ancora di salvezza, ciò che non ci fa affondare e che fa spiccare al massimo la nostra vita sociale, solo perché condividiamo, con una velocità impressionante, foto di ogni giorno della nostra vita: Quando mangiamo, quando usciamo, quando festeggiamo qualcosa di importante, tutto.
La privacy è stata venduta ad un prezzo davvero irrisorio per la sua importanza.
Chissà se un giorno la gente rimparerà a dare valore a ciò che gli appartiene, a ciò che fa parte della sua vita senza sbandierarla a cani e porci come motivo di vanto.
Dimentica i like e impara a piacere.
Impara a piacere senza il tuo social e impara a piacerti.
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